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Varca la soglia di uno dei luoghi più mistici e affascinanti di Firenze, dove arte e spiritualità si fondono in un’armonia perfetta: il Museo di San Marco.
Questo museo è allestito all’interno dell’ex convento domenicano restaurato e ampliato nelle dimensioni attuali per volere di Cosimo il Vecchio de’ Medici dal suo architetto prediletto Michelozzo (1396-1472). Consacrato nel 1443, questo edificio fu teatro di una fervente attività religiosa intrapresa da frà Girolamo Savonarola.
Beato Angelico, frate domenicano, fu incaricato alla realizzazione degli affreschi nelle celle dei frati che qui dimoravano, tutte situate al primo piano. Il museo espone una bellissima Ultima Cena affrescata da Domenico Ghirlandaio alla fine del XV secolo, mentre la biblioteca ospita una pregevole serie di codici miniati.
Alcuni preziosi cimeli e frammenti rimasti dalla distruzione ottocentesca del centro storico della città sono sistemati nei locali sotterranei insieme a una rara e suggestiva collezione di campane.
Lasciati guidare in questo viaggio unico attraverso celle affrescate dal genio del Beato Angelico, dove ogni pennellata racconta una storia di devozione e bellezza. Dai codici miniati alle antiche campane, ogni angolo di questo museo nasconde tesori tutti da scoprire.
Prenota ora la tua guida al museo e immergiti in un’esperienza che ti porterà nel cuore spirituale del Rinascimento fiorentino.
Tour del Museo di San Marco: percorso e durata della visita
Due ore di visita guidata per conoscere il valore religioso, artistico e storico di un complesso museale così esclusivo. La tua guida ti condurrà alla scoperta degli ambienti più suggestivi di questo Museo, in particolare:
- Il Chiostro di Sant’Antonino: costruito da Michelozzo nel 1440, vede affacciarsi lungo tutto il suo perimetro la Chiesa di San Marco, l’antico Ospizio, la Sala del Refettorio e quella del Capitolo. Le decorazioni ad affresco più antiche sulle pareti del chiostro appartengono al frate che qui vi dimorò, frà Beato Angelico;
- La Sala dell’Ospizio: qui, in origine, venivano accolti i pellegrini più umili. La sala è dedicata al Beato Angelico e raccoglie molti dei suoi più importanti dipinti su tavola;
- La Sala del Capitolo: affrescata dal frate pittore, spicca la complessa e allegorica Crocifissione terminata nel 1442;
- La Piagnona: legata alle vicende savonaroliane, la campana della chiesa (detta “la piagnona”, in riferimento ai “piagnoni”, ovvero i seguaci del Savonarola), subì un simbolico processo per aver suonato ad allarme quando i fiorentini si accalcarono al convento per prelevare il frate condannato per eresia;
- La Sala del Lavabo: qui i frati si detergevano le mani prima dei pasti. Questa parte del convento ha mantenuto l’aspetto architettonico tardo-trecentesco. È presente in questa sala il Giudizio Universale, un bellissimo affresco realizzato in gran parte da Fra’ Bartolomeo;
- Il Refettorio Grande: la sala era in uso esclusivo dei frati del convento. E’ dominata dall’affresco di Giovanni Antonio Sogliani (firmato e datato 1536) con la Provvidenza dei domenicani, considerata una variante del tema dell’ Ultima cena: i frati domenicani, rimasti senza viveri dopo la morte del loro fondatore, vengono miracolosamente serviti da angeli;
- Il Refettorio Piccolo (Cenacolo del Ghirlandaio): destinato in origine agli ospiti del Convento, fu affrescato nel 1486 da Domenico Ghirlandaio con l’episodio dell’Ultima Cena;
- La Foresteria: ambiente in cui sono raccolti numerosi resti lapidei provenienti dalle demolizioni ottocentesche del centro di Firenze e del ghetto tra XIX e XX secolo.
A primo piano sono collocate una dopo l’altra le celle dove dormivano i monaci e i novizi. Ogni cella è affrescata dal Beato Angelico . Tra queste, si trova la cella del Savonarola suddivisa in tre ambienti in cui sono custoditi la sedia, passata alla storia come “sedia savonarola”, il tavolo da studio, la veste da lui indossata e altri reperti appartenuti al frate.
Sempre al primo piano è situata anche la Biblioteca di Michelozzo: costruita da Michelozzo per volere di Cosimo de’ Medici, trattasi di un ambiente lungo 45 metri in cui sono custoditi 115 codici miniati che vengono qui esposti a rotazione.
Tappe principali del museo
Le tappe della visita guidata al Museo di San Marco sono:
- Il Chiostro di Sant’Antonino
- La Sala dell’Ospizio
- La Sala del Capitolo
- La Sala del Lavabo
- Il Refettorio Grande
- Il Refettorio Piccolo
- La Foresteria
- Le Celle
- La Biblioteca di Michelozzo